Proviamo a capire cosa è una strategia digitale per la crescita sul web. Partendo da alcuni concetti fondamentali del mondo digital, vedremo come strutturare la strategia digitale per la crescita e passare all’action plan. Se operi nell’e-commerce, vuoi aumentare il fatturato sfruttando il web o gestisci già un progetto digital, questa guida è per te.
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Prima di parlare di strategia digitale per la crescita della tua impresa, è importante chiarire alcuni concetti e definizioni. Tutti usiamo internet ed esploriamo il web in tutte le direzioni, ma non molti sanno definirlo e ne capiscono il funzionamento dal punto di vista economico. Come in tutte le cose, è importante capire come girano i soldi nel web, chi sono i clienti e chi sono i fornitori e quale è il valore aggiunto che si genera. Personalmente, pur essendo sempre appassionato di tecnologia, ho scoperto il funzionamento del web piuttosto tardi, dopo essermi già fatto una lunga esperienza nella consulenza aziendale strategica in PwC e EY. Ci sono numerosi corsi specifici sul digital marketing e sulla comunicazione digitale, ma in pochissimi viene spiegato “come gira il fumo”. Provo a sintetizzare il succo in tre concetti basilari.
Il traffico web è l’insieme di tutte le visite effettuate dagli utenti sulla nostra risorsa web: sito, ecommerce, canale youtube o instagram. Si dice per esempio che un sito web ha più traffico dei concorrenti. Solitamente nel digital, il traffico web si misura come visite mensili uniche (solo nuovi utenti). Se vogliamo possiamo paragonare il traffico web alla quantità di persone che passa davanti alla vetrina di un negozio. Con strumenti di analisi come Similarweb, possiamo valutare il traffico web di un sito o un’app mobile, per fare un esempio analizziamo il traffico di oltrelalinea.news
Ora che abbiamo capito cosa è il traffico, proseguiamo nella definizione e vediamo le diverse tipologie del traffico web. Si tratta di capire da dove effettivamente arrivano gli utenti sul sito, applicazione o altra risorsa (es anche un canale youtube è alimentato dal traffico web). Proseguiamo nell’esempio di analisi per il sito di notizie oltrelalinea.news
Strumenti come similarweb ci indicano anche una stima della composizione del traffico internet. Vediamo quindi quali sono le categorie di traffico web:
Il traffico web in conclusione, è la materia prima sulla quale è costruito tutto il business in internet. Si può vedere anche il traffico web come il tempo che le persone trascorrono sulla nostra risorsa. Quindi questo tempo di attenzione degli utenti ha un suo valore commerciale. Capita l’importanza, può sorgere subito una domanda, solo apparentemente banale:
Come si genera il traffico web ?
Ora qua si può aprire un’intero capitolo sul content marketing, ma per essere brevi, possiamo dire che il traffico web è principalmente generato dai contenuti. I contenuti aggiornati ed interessanti, che possono assumere la forma di articoli seo, guide, video, post sui social, quiz o altro, sono il motivo principale per il quale un utente apre il browser.
A questo punto ci si domanda: a cosa serve tutto questo traffico web? La domanda è lecita, visto che per avere il traffico web dobbiamo produrre dei contenuti che si traducono in ore di copywriter e quindi in costi. In ultima istanza il traffico web serve per convertire un utente, che sta curiosando i contenuti a lui utili, in un acquirente del nostro prodotto/servizio. Quando sentite parlare di CPC, CPA, CPI stiamo parlando proprio di questo: costi di conversione del visitatore in un utente attivo che vuole mettersi in contatto con noi, partecipare ad un nostro evento o più semplicemente acquistare un nostro prodotto/servizio.
La conversione dell’utente in acquirente è la ragione ultima dell’esistenza del traffico web. Il modello di business su cui si basa il web è in estrema sintesi simile a quello editoriale. L’utente presta il suo tempo di attenzione ai contenuti interessanti diffusi dai publisher, in cambio parte di questa attenzione viene catturata dai banner pubblicitari o altri elementi di conversione.
Osservando il traffico web e la sua conversione ci accorgiamo che delle volte il traffico converte bene e delle volte no. Chiaramente la quantità di azioni richieste, la convenienza dell’offerta e la grafica della stessa incidono parecchio sulle conversioni. Tuttavia i risultati dipendono moltissimo anche dal pubblico al quale viene sottoposta l’offerta. In quest’ottica il traffico web assume tutt’altro significato: 1.000 visite da un gruppo divertente su facebook sono diverse da 1.000 visite da un forum di avvocati e commercialisti. Si parla in questo caso della qualità del traffico web.
La targetizzazione si ottiene segmentando gli utenti secondo interessi e abitudini di acquisto. Una risorsa generalista come un sito di news ha un traffico di basso valore. Il valore di questo traffico aumenta notevolmente dopo che i lettori abbiano compilato un questionario o si sono iscritti a una mailing list per ricevere informazioni su un determinato argomento.
La strategia digitale serve per raggiungere gli obiettivi del ramo online della vostra azienda o altra organizzazione. Purtroppo a molte aziende italiane non sono chiari gli obiettivi, che possono cercare di raggiungere sfruttando il mondo del web e di conseguenza non si può parlare neanche della strategia digitale. Capita che l’imprenditore fa disegnare il sito, collega la pagina facebook, fa pubblicare un po’ di post e poi dopo qualche anno dice che ha tutto ed è presente sui social, ma questo non gli serve a niente.
La strategia digitale per la crescita della vostra presenza sul web, parte da una variante di questi obiettivi elencati. Avere obiettivi chiari e misurabili aiuta ad approcciare il web in modo sistematico e ci aiuta a risparmiare sui costi che andremo a sostenere per raggiungere gli obiettivi stessi. In estrema sintesi la strategia digitale serve a ridurre i costi della promozione su internet della nostra attività, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi.
La strategia digitale per la crescita è un insieme di attività e risorse dedicate al raggiungimento degli obiettivi del ramo digital della nostra attività. Dopo aver interiorizzato come il mondo digital si compone di traffico web, conversione e targetizzazione, risulta chiaro che la strategia digitale deve essere strutturata proprio attorno a questi tre elementi.
Una strategia digitale deve sicuramente elaborare un piano per acquisire il traffico web da portare sul nostro sito, ecommerce o altra risorsa web (es canale instagram o youtube), al minor costo possibile. Senza entrare nei dettagli dei singoli canali di comunicazione, possiamo dire che il traffico web può essere:
Il traffico a pagamento genera dei risultati immediati e misurabili, ma ha un costo superiore e addirittura irrealistico per alcune categorie di prodotti/servizi (si paga anche più 5 euro a click). Il traffico organico è più laborioso da costruire, richiede la produzione di numerosi articoli seo e costante aggiornamento ma produce risultati cumulativi e di lungo termine. Una campagna CPC dura qualche settimana, una guida o recensione porta traffico sul sito anche per 2+ anni.
Sulla parte del traffico web, la nostra strategia digitale deve dare risposta alle seguenti domande: quanto ci costerà il traffico? e quanto riusciremo a generare?
Compreso il modo in cui andremo a portare il traffico sulla nostra risorsa web, dobbiamo preoccuparci sul come convertirlo in obiettivi prestabiliti. Se si tratta di e-commerce, avendo come obiettivo la vendita, esistono diversi strumenti per aumentare la conversione. Si cerca sempre di fornire il maggior numero di informazioni positive sul prodotto, recensioni e guide sull’utilizzo. La conversione passa attraverso l’informazione e fidelizzazione del potenziale cliente che ci deve riconoscere come un operatore affidabile e aggiornato.
In questo caso la strategia digitale deve rispondere alle domande del tipo: quante conversioni ci servono per giustificare il costo del traffico? Come strutturiamo le fasi della conversione?
Avrete sentito parlare di “funnel di conversione” o “funnel marketing”. Si tratta di impostare un sistema di messaggi automatici che propongono materiale informativo (guide e video) all’utente che si è iscritto sul sito, al fine di “scaldare il lead”. In questo modo gli utenti vengono a conoscenza dei diversi vantaggi e soluzioni proposte dal nostro business. Vengono poi scremati quelli poco interessati, mentre rimangono solo i potenziali clienti.
E’ chiaro che un processo di profilazione più o meno dettagliata ha dei costi che ovviamente si tradurranno in risparmi futuri sul traffico. La strategia digitale deve rispondere alla domanda quante risorse decidiamo di dedicare alla ricerca del profilo del nostro cliente tipo.
Decisa la strategia digitale, non dobbiamo lasciarla nel cassetto dei buoni propositi, ma stabilire un action plan e seguirlo. Nel corso della nostra esperienza, abbiamo sviluppato un piano di misure standard che possono essere applicate a diversi tipi di progetti web con eventuali adattamenti. Potete consultare l’elenco dettagliato delle attività nella sezione Le Fasi del Posizionamento Strategico.
Dopo aver completato le fasi del Posizionamento Strategico, non è tempo di rilassarsi. Il mondo del web è in rapida evoluzione e quindi bisogna continuamente monitorare le statistiche per trovare sempre nuove opportunità di crescita e di ottimizzazione delle conversioni. Inoltre per riuscire ad avere sostanziosi risparmi sul costo del traffico, dobbiamo puntare sulla targetizzazione che è un processo che richiede molte iterazioni. La strategia digitale per la crescita non è statica, ma deve essere continuamente adattata sulla base dei dati che riceviamo dai report di analytics.
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